
L’OMS stima che 78 milioni di persone all’anno contraggano la gonorrea, una STD che può infettare i genitali, il retto e la gola. L’infezione, che in molti casi Ă© asintomatica, può portare a malattie infiammatorie pelviche, gravidanze ectopiche e infertilitĂ . Può anche aumentare il rischio di contrarre l’HIV. In un briefing telefonico, Wi ha anticipato i dettagli di due studi sulla gonorrea che verranno pubblicati nella rivista Plos Medicine. Ha detto che sono documentati tre casi specifici – uno in Giappone, uno in Francia e uno in Spagna – di pazienti affetti da gonorrea contro la quale non sono conosciuti antibiotici efficaci. “Questi sono casi che possono diffondere il contagio – afferma l’esperta – possono inoltre essere solo la punta dell’iceberg, dal momento che i sistemi diagnostici e di segnalazione di malattie infettive contagiose all’AutoritĂ non sono molto sviluppati in quei Paesi dove la gonorrea Ă© maggiormente diffusa.”.
Resistenza ai farmaci
Il programma dell’Oms per il monitoraggio delle forme di gonorrea resistenti ai farmaci condotto dal 2009 al 2014, ha dimostrato una diffusa resistenza alla ciprofloxacina, medicina di prima linea, un’aumentata resistenza all’azitromicina e l’emergere di resistenza ai trattamenti dell’ultima generazione di Cefalosporine (Esc). Nella maggior parte dei Paesi, ha detto, gli Esc sono ora i soli antibiotici che restano efficaci per il trattamento della gonorrea. Ma la resistenza a questi farmaci è giĂ stata segnalata in 50 nazioni. Manica Balasegaram, direttore del Global Antibiotic Research and Development Partnership, ha dichiarato che la situazione Ă© “ombrosa” e c’Ă© un “bisogno urgente” di nuovi farmaci. La pipeline, tuttavia, è molto scarna, con solo tre nuovi potenziali farmaci anti gonorrea in fase di sviluppo e nessuna garanzia sull’efficacia finale, ha detto. “Abbiamo urgentemente bisogno di cogliere le opportunitĂ che abbiamo con i farmaci e i candidati attualmente in via di sviluppo – afferma – Ogni nuovo trattamento sviluppato dovrebbe essere accessibile a tutti coloro che ne hanno bisogno, assicurandosi che sia utilizzato in modo appropriato, in modo che la resistenza ai farmaci venga rallentata quanto piĂą possibile”.
(Versione italiana Quotidiano SanitĂ /Popular Science)
